Perchè concedere l’amnistia

In Italia il sovraffollamento delle strutture penitenziarie, la lunghezza dei processi, le condanne per violazione dei diritti umani e leggi ingiuste creano attorno al tema carcere una sorta di impenetrabile coltre di fumo. La quasi totalità dei politici evita l’argomento, anche solo parlarne potrebbe far perdere voti.

E’ ora di tirare furoi la testa è dire che:

  • la situazione delle carceri in Italia è intollerabile, le strutture sono sovraffollate e fatiscenti (67.000 detenuti su 45.000  posti);
  • la maggior parte dei detenuti arriva in conseguenza della legge Bossi-Fini (l. 30 luglio 2002, n. 189) che istituì il reato di clandestinità e la legge Fini-Giovanardi (l. 21 febbraio 2006 n. 49), che accomuna droghe leggere e pesanti ed inasprisce le pene;
  • le soppracitate leggi e la cronica lentezza della Giustizia provocano la cancellazione, per sopravvenuto termine di prescrizione, di quasi 170.000 processi all’anno;
  • chi può permettersi di pagare ‘fior di avvocati’ riesce a rimandare il processo fino a prescrizione, chi non può finisce in carcere;
  • il 40% dei detenuti è in attesa di processo;

Lo svuotamento delle carceri è solo un aspetto della concessione della amnistia ai condannati, i benefici più importanti sono legati alla diminuzione del numero totale dei processi e di conseguenza dei costi della Giustizia, la diminuzione dei costi per il mantenimento dei detenuti e delle strutture reclusive. L’italia inoltre negli ultimi 5 anni è il paese con il maggior numero di condanne da parte della Corte Europea per violazione dei diritti umani dei detenuti.

L’Italia da 25 anni viene condannata, puntualmente, anno dopo anno.

E’ ora che si approvi una amnistia, che si metta mano alle leggi e si cancelli il reato di clandestinità e l’equiparazione tra droghe leggere e quelle pesanti, è ora che la legge sia uguale per tutti, chi ha piu’ soldi non può essere più uguale degli altri.