M5S, Pd, Pdl e il governo del paese. La responsabilità dove si trova
|Un paese diviso in tre grossi blocchi, 3 forze politiche con posizioni differenti è inconciliabili come uscire dallo ‘stallo alla messicana’, facciamo un piccolo riepilogo.
Il M5s
– Noi siamo coerenti con il nostro programma, non diamo la fiducia a nessuno ma daremo appoggio esterno al governo sui singoli provvedimenti. Vi svelo un segreto, il parlamento italiano non è come quello siciliano, nel parlamento italiano la fiducia deve essere votata dalle camere altrimenti niente governo.
– il paese ha bisogno di un governo ed il parlamento deve iniziare ad operare, vogliamo le commissioni insediate subito.
– se il Pd e il Pdl si accordano per formare un governo, si prenderanno la responsabilità dell’inciucio di fronte agli elettori.
Ma prendervi qualche responsabilità pure voi no?! Troppo facile nascondersi dietro la bacchetta moralizzatrice e dare sempre la colpa agli altri, come i bambini che incolpano il vicino per non essere sgridati dai genitori. Facile, comodo e per niente serio. Vi svelo anche un altro segreto, ma che non si sappia in giro, continuate ad attaccare il sistema ma cosi facendo attaccate anche voi stessi, oramai siete nel sistema e responsabili esattamente quanto le altre forze politiche.
Il Pd
– ha detto niente governo con il Pdl ;
– ha detto proponiamo 8 punti di programma per il ‘cambiamento’ su cui Grillo può convergere.
– spetta a Bersani fare il governo.
Che dire di un Centrosinistra sconfitto seppur vincente? Il tentativo di formare un governo c’è stato, gli 8 punti presentati da Bersani sono un grande cambiamento, una rivoluzione per il Pd, e al M5s va riconosciuto questo grande merito, ma questi punti rimangono, per ora, dei buoni propositi visto che non si è raggiunto un accordo tra Pd e M5s. Sel nel frattempo con atteggiamento aperto e propositivo dialoga con tutti e, programmi alla mano, scopre di avere molteplici punti in comune col M5s a partire dal ‘reddito minimo garantito’, alla posizione sugli F-35 JSF per arrivare ai diritti civili. Sel ha creato un ponte in pieno spirito parlamentare sta al Pd riprendere il dialogo e accordarsi su una diversa premiership.
Il Pdl
– ha detto siamo disponibili a fare un governo con chiunque.
– niente governo! Allora si va al voto.
Posizione assolutamente chiara, saltiamo sul primo treno che passa, abbiamo le nostre condizioni, se le accettate avremo un governo oppure il voto. Ma anche con il voto non ci si può certo aspettare che si abbia governabilità, d’altronde il porcellum è stato fatto da loro e garantisce solo l’ingovernabilità.
Insomma, alla resa dei conti, l’unica opzione che vedo praticabile per garantire un governo di cambiamento, in tempi brevi, al paese è la riapertura del dialogo tra M5s e Pd, con Sel che fa da tramite, e magari con un primo ministro scelto dal M5s, anche una figura esterna ai partiti.