I derivati e i soldi delle nostre tasse

L’italia decide di uscire dalle speculazioni finanziarie degli anni 90.

Con il debito pubblico che orbitava tra Venere e Mercurio lo stato italiano decise di spalmare i suoi continui aumenti del debito ( a 5 o 10 anni) in un arco di 30 anni tramite l’utilizzo di derivati sugli interessi, che permetteva un immediato incasso di denaro con una conseguente riduzione ‘temporanea’ del debito pubblico.

Ora per uscire dai derivati sugli interessi il costo pagato è di soli 3 miliardi di euro. Come dire: “la metà degli introiti derivanti dai recenti aumenti delle tasse serve a pagare gli oculati interventi finanziari del passato “.

L’italia lungimirante ed avveduta ha perso con i derivati, ai valori attuali, oltre 31 miliardi di dollari.

Almeno una parte dei derivati non produrrà altri costi. Bisogna pure iniziare da qualche parte